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Le novità legislative del mese: Maggio 2024 (chiusura redazionale 06.06.24)

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AMBIENTE – Rumore esterno

D.D. (Piemonte) n. 389 del 23/05/24 – Legge 447/1995 e decreto legislativo 42/2017. Approvazione nuova modulistica per la presentazione delle istanze per lo svolgimento della professione di tecnico competente in acustica, per il riconoscimento dei corsi abilitanti alla professione di tecnico competente in acustica e dei corsi di aggiornamento professionale

La determinazione approva:

– il modello di “Istanza per il riconoscimento della qualificazione di tecnico competente in acustica ai sensi della Legge 26 ottobre 1995 n. 447 e del Capo VI del decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 42” (Allegato 1);

– il modello di “Istanza per il riconoscimento del corso abilitante alla professione di tecnico competente in acustica, di cui al d.lgs. 42/2017” (Allegato 2);

– il modello di “Istanza per il riconoscimento del corso di aggiornamento professionale per tecnici competenti in acustica iscritti all’elenco di cui all’art. 21 del d.lgs. 42/2017” (Allegato 3).

La determinazione, inoltre, stabilisce che il Gruppo di lavoro per la valutazione delle istanze per il riconoscimento della qualificazione di tecnico competente in acustica procederà ad esaminare le istanze presentate per il riconoscimento dei corsi abilitanti alla professione di tecnico competente in acustica e dei corsi di aggiornamento professionale per tecnici competenti in acustica nelle medesime sedute convocate trimestralmente per la valutazione delle istanze per il riconoscimento della qualificazione di tecnico competente in acustica.

 

AMBIENTE – Emissioni in atmosfera

Rapporto ISPRA n. 399 del 01-05-24 – Le emissioni di gas serra in Italia. Obiettivi di riduzione al 2030

Il Rapporto non contiene prescrizioni o adempimenti da assolvere ma fornisce dati utili a comprendere l’andamento delle emissioni nazionali di gas climalteranti e su quali aspetti sia lecito attendersi interventi normativi nel breve-medio periodo.

In particolare, si evidenzia che:

– l’aumento costante del settore dei trasporti in Italia continua ad incidere negativamente sull’andamento delle emissioni di gas serra (dal trasporto stradale provengono oltre il 90% delle emissioni, con un aumento del 7% dal 1990);

– oltre ai trasporti (26% del totale nazionale), i settori della produzione di energia (23%), residenziale (riscaldamento degli edifici) (18%) e dell’industria manufatturiera (13%) sono quelli che, nel 2022, hanno contribuito a circa la metà delle emissioni nazionali di gas a effetto serra;

– in crescita anche le emissioni derivanti dal settore dei rifiuti con un incremento del 5,6% dal 1990 al 2022 a causa dell’aumento delle emissioni da smaltimento in discarica e, in misura minore, dal trattamento delle acque reflue (18,8%);

– la mancata diminuzione delle emissioni di trasporti e del residenziale”, ha portato a un progressivo avvicinamento dei livelli emissivi italiani ai tetti massimi consentiti, fino al loro superamento registrato sia nel 2021 che nel 2022. Questo ha comportato un allontanamento dell’Italia dagli obiettivi stabiliti dal regolamento 2023/857/UE.

 

AMBIENTE – Trasporti – ADR

Circ. Min. 14-05-24, n. 13921 – Commenti e chiarimenti operativi all’applicazione del D.M. 7 agosto 2023, inerente alle condizioni di esenzione dalla nomina del Consulente ADR

A seguito delle richieste di chiarimento pervenute in merito al D.M. 07-08-23, il Ministero specifica che esso si applica non solo alle imprese la cui attività di spedizione, trasporto, imballaggio, carico, riempimento oppure scarico, di merci pericolose, sia svolta secondo una delle condizioni di esenzione descritte agli artt. 3, 4 e 5 del suddetto D.M., ma anche agli operatori di stazioni di lavaggio cisterne o di officine di manutenzione, installatori di impianti o simili, nella misura in cui tali attività richiedano la movimentazione di merci pericolose o rifiuti pericolosi. Sono invece esentate dall’obbligo di nominare un consulente le imprese che limitano la propria attività all’intermediazione, coordinamento ed organizzazione di beni e risorse che non hanno impatto sulla sicurezza del trasporto di merci pericolose. A titolo di esempio, si cita un intermediario che abbia per scopo la conclusione di contratti di mediazione per il trasporto di merci e che non rientri nella definizione di speditore o di trasportatore (cfr. cap. 1.2 ADR). Vengono poi chiariti i casi di esclusione o esenzione totale di cui all’art. 3 del D.M. e i casi di esenzione parziale di cui all’art. 4 del D.M. Quanto all’esclusione o esenzione totale, sono ovviamente escluse dall’obbligo di nomina di un consulente le imprese la cui attività ricada in uno dei regimi di esenzioni individuati alla sezione 1.1.3, con eccezione della sottosezione 1.1.3.6. Sono, altresì, escluse dall’obbligo di nomina di un consulente le imprese la cui attività sia inerente a merci pericolose integralmente escluse dall’ADR per applicazione di una specifica disposizione o esentate dall’ADR in applicazione di uno specifico regime di confezionamento.

La Circolare in esame chiarisce altresì, in materia di formazione di cui all’art. 7 del DM, che la durata e la periodicità dei corsi di formazione è lasciata alla discrezione del legale rappresentante sulla base del livello di rischio delle attività svolte e in considerazione delle modifiche introdotte nella regolamentazione e nelle procedure stesse.

Da ultimo, il MIT precisa che, considerato che le responsabilità del vettore, del committente, del caricatore, dello scaricatore e del proprietario della merce sono definite dal quadro normativo nazionale oltre che dall’accordo ADR e che i ruoli e le responsabilità delle varie figure coinvolte richiedono una regolamentazione mediante stipula di idonei contratti, gli obblighi di ciascun operatore sono elencati espressamente nel capitolo 1.4.2 e 1.4.3 dell’ADR.

 

AMBIENTE / SICUREZZA – Agenti chimici

Reg.UE 2024/1328 del 16-05-24 – Regolamento (UE) 2024/1328 della Commissione, del 16 maggio 2024, che modifica l’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda l’ottametilciclotetrasilossano (D4), il decametilciclopentasilossano (D5) e il dodecametilcicloesasilossano (D6)Regolamento (UE) 2024/1328 della Commissione, del 16 maggio 2024, che modifica l’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda l’ottametilciclotetrasilossano (D4), il decametilciclopentasilossano (D5) e il dodecametilcicloesasilossano (D6)

Il Regolamento modifica l’allegato XIV del regolamento (CE) n. 1907/2006

 

AMBIENTE – Produzione di rifiuti

L. 23-05-24, n. 67 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria

La legge converte il D.L. 14-04-23, n. 39 che ha dettato disposizioni urgenti in materia fiscale. Tra le disposizioni di interesse lo spostamento al 30 giugno 2024 del termine, già scaduto lo scorso 30 aprile, per l’approvazione da parte dei Comuni dei Piani economico-finanziari, dei regolamenti e delle delibere tariffarie relative alla tassa rifiuti per l’anno 2024. Restano efficaci le deliberazioni già approvate dagli Enti locali tra il 1° maggio 2024 e il 29 maggio 2024

La legge, inoltre, fa slittare al 1° luglio 2026 il termine per l’efficacia delle disposizioni sull’imposta sul consumo di manufatti in plastica con singolo impiego (c.d. “plastic tax”). Secondo quanto previsto dalla relativa disciplina (articolo 1, commi 634-658, della legge 160/2019), il tributo è dovuto per tutti i manufatti monouso in plastica che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari, ad esclusione dei manufatti compostabili, dei dispositivi medici e dei Macsi adibiti a contenere e proteggere medicinali.

 

SICUREZZA – Attrezzature di lavoro – macchine – impianti

Dec. CE n. 1329 del 13/05/24 – Decisione di esecuzione (UE) 2024/1329 della Commissione, del 13 maggio 2024, recante modifica e rettifica della decisione di esecuzione (UE) 2023/1586 per quanto riguarda le norme armonizzate per la prevenzione dell’esplosione e la protezione contro l’esplosione in atmosfere esplosive, i sistemi laser, le parti dei sistemi di controllo e comando legate alla sicurezza, le macchine per materie plastiche e gomma, i veicoli per la raccolta dei rifiuti, le attrezzature per il supporto a terra degli aeromobili, i carrelli industriali senza guidatore a bordo e i loro sistemi, i cicli elettrici a pedalata assistita, i nastri trasportatori destinati al trasporto di persone per sport invernali o per utilizzo turistico, i carrelli spinti manualmente, le macchine tenonatrici e profilatrici per la lavorazione del legno, le trattrici e le macchine agricole e forestali, gli apparecchi commerciali per imballaggi sottovuoto, gli apparecchi per la refrigerazione e i produttori di ghiaccio commerciali, le cesoie tosaerba e gli apparecchi per il giardinaggio a motore azionati da operatore a terra

Aggiorna i riferimenti delle norme armonizzate Direttiva macchine 2006/42/CE relativamente a specifici argomenti, in particolare entra in regime di armonizzazione la norma EN ISO 13849-1:2023 (Sicurezza del macchinario – Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza – Parte 1: Principi generali per la progettazione) la cui precedente versione, EN ISO 13849-1:2015, è soppressa a decorrere dal 15 maggio 2027.

 

AMBIENTE – Ecogestione

Dir. CE n. 1306 del 29/04/24 – Direttiva (UE) 2024/1306 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2024, che modifica la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda i termini per l’adozione di principi di rendicontazione di sostenibilità per taluni settori e per talune imprese di paesi terzi

Prorogato il termine del 30/06/24, entro il quale la Commissione UE avrebbe dovuto adottare i principi di rendicontazione di sostenibilità (ESG) specifici per settore di attività delle imprese.

Analogo slittamento è previsto per l’adozione dei principi di rendicontazione che dovranno adottare imprese di paesi terzi operanti nell’Unione.

Le imprese avranno, dunque, più tempo e modo per adottare e applicare la prima serie di principi per la rendicontazione delle informazioni generali da comunicare nel 2025 in relazione ai dati 2024, dettati nel regolamento delegato (UE) 2023/2772.

Solo successivamente scatterà l’obbligo per le imprese di adottare gli stardard più stringenti di rendicontazione ESG e della comunicazione di informazioni in funzione del settore di attività.

Tali standard andranno, infatti, a soppesare specificamente il rischio e gli impatti associati ai diversi settori in termini di sostenibilità per l’ambiente, i diritti umani e la governance, segnando una tappa ulteriore nel perseguimento degli obiettivi europei ESG dell’Agenda 2030.

 

 

 

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Le novità legislative del mese: Luglio 2023 (chiusura redazionale 09.08.23)

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SICUREZZA – Attrezzature di lavoro – macchine – impianti

Rettifica (com.) del 04/07/23 – Rettifica del regolamento (UE) 2023/1230 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2023, relativo alle macchine e che abroga la direttiva 2006/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva 73/361/CEE del Consiglio

Sarà applicabile dal 20 gennaio 2027 (anziché 14 gennaio) il regolamento (UE) 2023/1230 relativo alle macchine e che abroga la direttiva 2006/42/CE e la direttiva 73/361/CEE.

Sulla Gazzetta n. L169 dello scorso 4 luglio è comparsa, infatti, una rettifica del nuovo “Regolamento macchine” da parte dell’Ue.

Il differimento dei termini non riguarda solo il calendario di efficacia dell’intero regolamento ma l’applicazione anche di specifiche disposizioni elencate nell’art. 54 del documento.

 

AMBIENTE – Emissioni in atmosfera – Gas serra e ozono lesivi

Dec. CE n. 1575/2023 del 27/07/23 – Decisione (UE) 2023/1575 della Commissione del 27 luglio 2023 relativa al quantitativo unionale di quote da rilasciare nel 2024 nell’ambito del sistema di scambio delle quote di emissioni dell’UE

Stabilisce in 1 386 051 745 l’ammontare per il 2024 delle quote che rientrano nel sistema di scambio delle emissioni (ETS) dei gas a effetto serra nell’Unione Europea (di cui all’articolo 9 della direttiva 2003/87/CE).

 

AMBIENTE E SICUREZZA – Sostanze pericolose

Reg. CE n. 1542/2023 del 12/07/23 – Regolamento (UE) 2023/1542 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 2023, relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, che modifica la direttiva 2008/98/CE e il regolamento (UE) 2019/1020 e abroga la direttiva 2006/66/CE

Stabilisce requisiti in materia di sostenibilità, sicurezza, etichettatura, marcatura e informazione per consentire l’immissione sul mercato o la messa in servizio delle batterie all’interno dell’Unione. Fornisce, inoltre, requisiti minimi per la responsabilità estesa del produttore, la raccolta e il trattamento dei rifiuti di batterie e la comunicazione; impone obblighi relativi al dovere di diligenza per le batterie nei confronti degli operatori economici che immettono sul mercato o mettono in servizio batterie. Indica, infine, i requisiti per gli appalti pubblici verdi, riguardanti batterie o prodotti in cui sono incorporate batterie.

Il Capo IX istituisce, per tutte le batterie per mezzi di trasporto leggeri, le batterie industriali con capacità superiore a 2 kWh e le batterie per veicoli elettrici, la loro registrazione in formato elettronico («passaporto della batteria»), come mezzo di scambio di informazioni e di tracciabilità dei dispositivi, dalla loro origine al loro trattamento, riciclaggio e recupero.

 

Si applica dal 18/02/24 a tutte le categorie di batterie (portatili, per l’avviamento, l’illuminazione o l’accensione – batterie per autoveicoli, per mezzi di trasporto leggeri, per veicoli elettrici, industriali), indipendentemente dalla forma, dal volume, dal peso, dalla progettazione, dalla composizione materiale, dalla composizione chimica, dall’uso o dalla finalità delle stesse. Si applica anche a batterie incorporate o aggiunte a prodotti o che sono specificamente progettate per essere incorporate o aggiunte ad altri prodotti.

L’obbligo di possesso del “passaporto” decorre dal 18/02/27.

 

Reg. UE n. 1464/2023 del 14/07/23 – Regolamento (UE) 2023/1464 della Commissione del 14 luglio 2023 che modifica l’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la formaldeide e i prodotti che rilasciano formaldeide

Apporta modifiche ai limiti di emissione previsti per la formaldeide, già richiamati nel Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH). La Commissione UE ha ritenuto appropriati e affrontabili per l’industria a livello Europeo nuovi limiti nell’aria in ambienti chiusi e all’interno dei veicoli stradali di 0,062 mg/m3 per gli articoli a base di legno e i mobili e il valore limite di 0,080 mg/m3 per tutti gli altri articoli

Il Regolamento inoltre dispone:

– divieto di immissione sul mercato di mobili e articoli a base di legno che non rispettano il limite di formaldeide di 0,062 mg/m3 dal 26 agosto 2026;

– divieto di immissione sul mercato per tutti gli altri articoli che rilasciano formaldeide di 0,080 mg/m3 con decorrenza 6 agosto 2027.

Tali nuovi limiti modificano dunque il contenuto dell’Allegato XVII del Regolamento (CE) n. 1907/2006 ma NON si applicano:

– agli articoli destinati esclusivamente all’uso all’aperto in condizioni prevedibili;

– agli articoli da costruzione utilizzati esclusivamente al di fuori dell’involucro edilizio e della barriera al vapore e che non emettono formaldeide nell’aria degli ambienti chiusi;

– agli articoli destinati esclusivamente all’uso industriale o professionale, a meno che la formaldeide da essi rilasciata non comporti l’esposizione del pubblico in condizioni d’uso prevedibili;

– agli articoli destinati a venire a contatto, direttamente o indirettamente, con i prodotti alimentari che rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 1935/2004.

 

SICUREZZA – Movimentazione Manuale dei Carichi

Determinazione del Dirigente (Lazio) n. G09729 del 14/07/23 – Piano Regionale della Prevenzione 2020/2025 approvato con DGR 970 del 21/12/2021-Programma predefinito PP8 “Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali dell’apparato muscolo-scheletrico e del rischio stress correlato al lavoro”. Approvazione dei Vademecum: “La prevenzione del rischio dell’apparato muscolo scheletrico”, “La prevenzione del rischio stress lavoro correlato”

E’ approvato il Vademecum “La prevenzione del rischio dell’apparato muscolo scheletrico”, che è allegato alla Determinazione stessa. Rivolto a Datori di Lavoro, RSPP/ASPP, Medici Competenti, RLS/RLST, Consulenti, allo scopo di fornire gli elementi fondamentali per la corretta gestione del rischio per patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, può essere considerato uno strumento a supporto di valutazioni e analisi, la cui validità è formalmente riconosciuta da enti di controllo competenti.

 

SICUREZZA – Stress lavoro correlato

Determinazione del Dirigente (Lazio) n. G09729 del 14/07/23 – Piano Regionale della Prevenzione 2020/2025 approvato con DGR 970 del 21/12/2021-Programma predefinito PP8 “Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali dell’apparato muscolo-scheletrico e del rischio stress correlato al lavoro”. Approvazione dei Vademecum: “La prevenzione del rischio dell’apparato muscolo scheletrico”, “La prevenzione del rischio stress lavoro correlato”

E’ approvato il Vademecum “La prevenzione del rischio stress lavoro correlato”, che è allegato alla Determinazione stessa. Rivolto a Datori di Lavoro, RSPP/ASPP, Medici Competenti, RLS/RLST, Consulenti, allo scopo di fornire gli elementi fondamentali per la corretta gestione del rischio per patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, può essere considerato uno strumento a supporto di valutazioni e analisi, la cui validità è formalmente riconosciuta da enti di controllo competenti.

 

AMBIENTE – Certificazioni di sistema

Dec. UE n. 1533/2023 del 24/07/23 – Decisione di esecuzione (UE) 2023/1533 della Commissione del 24 luglio 2023 sul riconoscimento dei requisiti del sistema di gestione ambientale Ecoprofit come conformi ai corrispondenti requisiti del sistema di ecogestione e audit (EMAS), a norma dell’articolo 45 del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio

Sancisce l’equivalenza tra le parti del sistema Ecoprofit (Ecological Project for Integrated Environmental Protection) e i requisiti del regolamento (CE) n. 1221/2009 («requisiti EMAS»), formalizzata nel dettaglio (punto norma per punto norma) in una matrice allegata alla decisione.

 

AMBIENTE – VIA – VAS – IPPC

Delib. Giunta Reg. (Piemonte) n. 26-7197 del 12/07/23 – D.Lgs. 152/2006 – Valutazione Ambientale Strategica (VAS): disposizioni operative per l’espressione del parere motivato regionale, per la dichiarazione di sintesi e per la partecipazione della Regione Piemonte ai procedimenti di VAS in qualità di soggetto consultato

Sono approvate le disposizioni operative per le quali, tra l’altro:

– il parere motivato, per i piani o programmi la cui autorità competente per la VAS è la Regione Piemonte e la struttura regionale competente per materia coincide con la struttura che predispone gli elaborati di piano o programma, è espresso con provvedimento dirigenziale della Direzione regionale Ambiente, Energia e Territorio, Settore “Valutazioni Ambientali e Procedure Integrate”

– per i piani o programmi diversi da quelli di cui al punto precedente, il parere motivato è espresso con provvedimento dirigenziale della struttura regionale competente per materia;

– per i PRGC e loro varianti per le quali la Regione è soggetto consultato, il contributo regionale è espresso dalla Direzione regionale Ambiente, Energia e Territorio, Settore “Valutazioni Ambientali e Procedure Integrate”

– per i programmi e i piani diversi da quelli di cui al precedente punto per i quali la Regione Piemonte è soggetto consultato, il contributo regionale è espresso dalla struttura regionale competente per materia, fatta salva l’espressione con deliberazione della Giunta regionale nel caso in cui il Piano o Programma, in base alle discipline di settore, preveda la successiva espressione da parte di detto organo nell’iter approvativo degli interventi o per la localizzazione degli stessi.

Le disposizioni di cui al presente provvedimento si applicano anche per i procedimenti in corso.

 

LR (Piemonte) n. 13 del 19/07/23 – Nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica, valutazione di impatto ambientale e autorizzazione ambientale integrata. Abrogazione della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40 (Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione)

Stabilisce che le autorità competenti sono, rispettivamente: province e Città metropolitana di Torino per le AIA; la pubblica amministrazione che approva il piano o il programma per le VAS; i comuni, le province, la Città metropolitana di Torino e la Regione (secondo quanto definito nell’allegato A) per le VIA. Nei procedimenti di VIA e di VAS, per garantire la separazione tra autorità competente e autorità procedente, è previsto il ricorso ad articolazioni o organi interni della stessa amministrazione

Istituisce inoltre presso la Regione, l’organo tecnico regionale (OTR) costituito da un nucleo centrale che si integra, per tutte le funzioni previste, con le strutture regionali individuate in relazione alle diverse tipologie di opere, nonché alle componenti ambientali interessate. Il nucleo centrale riceve le istanze di avvio dei procedimenti ed è responsabile del coordinamento delle funzioni. L’OTR ha, tra l’altro, il compito di: gestire le procedure ai fini dell’espressione regionale nell’ambito delle procedure di VIA e di VAS di competenza statale; elaborare e sottoporre alla Giunta regionale, linee guida per le valutazioni ambientali e relative procedure, nonché per l’integrazione degli aspetti ambientali nella predisposizione di piani e programmi, con particolare attenzione alla sperimentazione di metodologie e tecniche in materia ambientale.

Gli Allegati definiscono, rispettivamente: progetti sottoposti alla VIA e autorità competenti (Allegato A); progetti sottoposti a verifica di VIA e autorità competenti (Allegato B); oneri istruttori per VIA e VAS (Allegato C).

Le autorità competenti ricevono supporto tecnico dall’’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte (ARPA).

 

AMBIENTE – Emissioni in atmosfera – AUA – AIA

Comunicato del 10/07/23 – Approvazione degli indirizzi per l’applicazione dell’articolo 272-bis del decreto legislativo n. 152/2006 in materia di emissioni odorigene di impianti e attività elaborato dal “Coordinamento Emissioni”

Il documento esprime gli orientamenti di tutte le autorità centrali e locali competenti in relazione alle emissioni odorigene di impianti e attività. L’attuazione di tali orientamenti è demandata alle autorità regionali e alle autorità competenti ma il documento può in tutti i casi costituire

un riferimento utilizzabile negli ambiti di discrezionalità tecnico/amministrativa dei processi istruttori e decisionali che le autorità devono oggi realizzare in materia

I principi su cui si basa il documento sono:

– l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera e, conseguentemente, l’AUA sono legittimate, in caso di impianti e attività aventi potenziale impatto odorigeno, a regolamentare le emissioni odorigene,

– le domande di autorizzazione alle emissioni in atmosfera e le domande di AUA per gli stabilimenti in cui sono presenti impianti/attività aventi potenziale impatto odorigeno devono pertanto contenere una descrizione e valutazione delle emissioni odorigene e delle misure previste al riguardo.

Il documento, tra le altre cose, identifica gli impianti/attività aventi un potenziale impatto odorigeno.

 

SICUREZZA – Sicurezza e igiene generale

Legge n. 84 del 08/06/23 – Ratifica ed esecuzione delle seguenti Convenzioni: a) Convenzione sulla salute e la sicurezza dei lavori, n. 155, fatta a Ginevra il 22 giugno 1981, e relativo Protocollo, fatto a Ginevra il 20 giugno 2002; b) Convenzione sul quadro promozionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, n. 187, fatta a Ginevra il 15 giugno 2006

L’atto formale di ratifica, a distanza di 42 anni dalla promulgazione, della Convenzione internazionale sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, non introduce nuovi adempimenti: i principi della Convenzione del 1981 e dei successivi atti emanati dallo ILO (International Labour Organisation) sono rispecchiati nel Testo Unico della Sicurezza (decreto legislativo 81/2008) perno giuridico in Italia del «sistema nazionale di salute e sicurezza sul lavoro».

 

SICUREZZA – Luoghi di lavoro

Vademecum del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature

Fornisce le indicazioni per la gestione dei lavoratori esposti (in ambienti indoor e outdoor) alle elevate temperature nel periodo estivo, comprensiva del rimando alle indicazioni dell’Inps per la gestione della CIG ordinaria con causale “eventi meteo – temperature elevate”. Il vademecum colleziona le analisi sui rischi lavorativi effettuate dagli enti preposti, correlate con le disposizioni normative vigenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Al suo interno si individuano i settori di attività coinvolti (es. industria dei metalli) e le misure da adottare.

 

La sanificazione nel post pandemia. La standardizzazione dei processi. Sensibilizzare le aziende ai processi di pulizia e sanificazione come prassi standard di prevenzione dagli infortuni e dalle malattie sul lavoro

Il documento è stato sviluppato con lo scopo di riconoscere la sanificazione quale elemento di primaria importanza non solo in relazione all’emergenza pandemica da SARS CoV-2, ma come “prassi standard” di prevenzione della diffusione delle malattie infettive sul lavoro. Vuole rappresentare una guida sulle attività di sanificazione e si rivolge sia ai datori di lavoro che intendono effettuare le attività di sanificazione internamente sia alle imprese di pulizia a cui viene esternalizzato il servizio.

Sulla base delle indicazioni contenute, il datore di lavoro potrà redigere un piano di lavoro, attribuire compiti e responsabilità, definire la frequenza delle attività di pulizia, disinfezione e sanificazione, operare la valutazione dei rischi in base anche alla specificità di ogni ambiente e delle strumentazioni utilizzate.

 

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